L’artrite è una malattia infiammatoria che può avere carattere acuto oppure essere persistente nel tempo e quindi diventare cronica. Questa infiammazione, che può colpire tutte le giunture, è caratterizzata da dolore ed infiammazione a livello delle articolazioni, e poiché colpisce anche le giunture di arti e schiena può cagionare molti problemi a livello di mobilità del cane o gatto che ne sono affetti. Se diviene cronica nel tempo può dare luogo a vere e proprie deformazioni articolari che nel tempo possono dare rigidità nei movimenti e difficoltà a deambulare. L’artrite può colpire animali anziani ma anche giovani ed in alcune condizioni perfino gattini.
A differenza dall’artrosi, l’artrite non è una patologia degenerativa e come accennato può comparire anche in giovane età. Artrosi ed artrite in ogni modo rappresentano due facce della stessa medaglia poiché entrambe, quando colpiscono i nostri beniamini, comportano dolore, rigidità e difficoltà nei movimenti.
Sommario
Cosa è l’artrite
Per artrite si intende un processo infiammatorio acuto che può divenire cronico solitamente provocato da un’infezione o un’alterazione immunologica. E’ caratterizzata da una sintomatologia che varia a seconda delle articolazioni colpite; se saranno coinvolti gli arti vi sarà zoppia, se sarà coinvolta la colonna vertebrale ci sarà dolore alla schiena, difficoltà dei movimenti e disturbi neurologici. Le articolazioni si mostreranno gonfie, dolenti e calde e ci possono essere sintomi generali come febbre, malessere generalizzato, abbattimento, anoressia, tendenza a nascondersi fino a fenomeni di aggressività, in caso proviamo a toccare l’articolazione dolente del nostro amico. Nel gatto, oltre a questi sintomi che potrebbero non essere così evidenti, vi saranno altri segnali da prendere in considerazione. Il gatto infatti raramente mostrerà zoppia ma piuttosto sintomi comportamentali come aggressività, riluttanza al movimento, tendenza ad isolarsi, difficoltà ad utilizzare la lettiera per cui deposizioni inappropriate, irritabilità, vocalizzi continui, perdita di interesse per l’ambiente circostante e difficoltà a tolettarsi con pelo sporco, arruffato ed annodato. Si stima che 9 gatti anziani su 10 soffrono di artrite e di artrosi, ma poiché i sintomi legati a deambulazione e difficoltà nel movimento non appaiono così importanti come nel cane, l’artrite nel gatto viene spesso sottovalutata e poco diagnosticata.
Cause di artrite nel gatto
Come accennato l’artrite è un processo flogistico infiammatorio e le cause sono molto spesso infettive o autoimmunitarie. Tra gli agenti infettivi possono causare artrite:
- Virus, come i Calicivirus felini
- Batteri, come ad esempio stafilococchi, streptococchi, micoplasmi e colibacilli
- Miceti, molto raramente
In questi casi si parla di artrite settica; questi agenti patogeni possono infatti essere veicolati attraverso il torrente circolatorio alle articolazioni e provocarne l’infezione in loco. Altre volte possono penetrare da ferite infette a carico delle articolazioni o di tessuti contigui e poi diffondersi a tutte le articolazioni otre che ad altri organi ed apparati. La diagnosi viene fatta attraverso esami diagnostici come RX o TAC, esami del sangue ed un esame del liquido sinoviale contenuto nell’articolazione.
Le artriti immunomediate invece sono spesso innescate da malattie infettive, vaccinazioni, alcuni farmaci, altri eventi che stimolano il sistema immunitario. Si attiva un meccanismo attraverso il quale il sistema immunitario va a produrre anticorpi contro le cellule che compongono l’articolazione. A volte si può diagnosticare il trigger, ovvero la causa innescante, come nel caso di malattie infettive a carico delle articolazioni o che non le riguardano: anche ad esempio infezioni dell’utero, polmoniti, gravi piodermiti o alte infezioni batteriche possono innescare il meccanismo autoimmunitario. Altre volte invece il trigger scatenante non è noto, come nei casi di Lupus eritematoso sistemico, Poliartrite proliferativa periostale, Poliartrite idiopatica immunomediata primaria, o Artrite reumatoide. Quest’ultima è la forma di artrite immunomediata di più frequente riscontro nei gatti; il meccanismo non è del tutto noto e la diagnosi si può effettuare attraverso un prelievo di sangue volto a ricercare gli auto anticorpi anti nucleo (ANA).
Rimedi per l’artrite nel gatto
L’approccio terapeutico per l’artrite nel gatto è multimodale, nel senso che il medico veterinario prescriverà una terapia in base alla diagnosi e alla sintomatologia del paziente, che può essere sia farmacologica che giovarsi di altri presidi. In caso di artriti infettive in primis va combattuta la malattia infettiva scatenante, specialmente se si tratta di batteri, miceti o protozoi; si prescriveranno quindi antibiotici, antimicotici o antiprotozoari a seconda dei casi. Oltre al trattamento della causa scatenante è molto importante il controllo del dolore sia acuto che cronico. Per il dolore acuto sono indicati i FANS o altre sostanze in grado di bloccare l’infiammazione riducendo il dolore che ne deriva. Recentemente sono stati utilizzati anche diversi trattamenti naturali come le onde d’urto extracorporee e le infiltrazioni intra-articolari del plasma ricco di piastrine (PRP), trattamenti che sono volti sempre a ridurre le cause del dolore nei tessuti, promuovendone la guarigione e la rigenerazione.
Secondo le indicazioni della World Small Animal Veterinary Association (WSAVA), oltre all’utilizzo di farmaci specifici occorre anche una corretta gestione non farmacologica dell’artrite per cui sono importanti:
- mangimi complementari
- fitoterapia
- gestione alimentare
- modifiche dell’ambiente
- eserciziofisico
- fisioterapia
- agopuntura
Vediamo insieme alcuni di questi presidi che concorrono a migliorare l’evoluzione della patologia.
Farmaci per l’artrite nel gatto
L’approccio farmacologico nell’artrite è di fondamentale importanza in quanto riduce il dolore, l’infiammazione e se la causa è infettiva, anche l’infezione scatenante.
Tra i farmaci solitamente impiegati contro il dolore:
- Antinfiammatori FANS (come meloxicam e robena coxib)
- Altri farmaci contro il dolore (come gli oppiacei minori quali il tramadolo, ad esempio)
Nel caso di artriti settiche o immunomediate si potranno utilizzare anche:
- Cortisonici
- Antimicrobici
I FANS agiscono inibendo la produzione delle prostaglandine infiammatorie, sostanze secrete nei tessuti durante il processo infiammatorio, ed agiscono su un enzima, la ciclossigenasi-2, o COX-2, che causa la produzione di questi mediatori chimici dell’infiammazione.
Attenzione a non utilizzare MAI i FANS che si utilizzano in medicina umana! Molti di questi infatti possono provocare gravissimi effetti collaterali e tossici ed essere rapidamente mortali per i nostri gatti.
Gli oppiacei come il tramadolo invece sono farmaci dedicati al trattamento del dolore in quanto non agiscono sull’infiammazione ma sono efficaci come farmaci antalgici.
I cortisonici sono indicati in alcune forme di artriti immunomediate ma non sono scevri da effetti collaterali sistemici e pertanto il loro utilizzo va riservato solo ad alcuni casi specifici che il medico veterinario individuerà.
Gli antimicrobici vanno sempre prescritti dal medico veterinario a seguito di una diagnosi certa di malattia infettiva. Vi sono diversi protocolli per le diverse malattie infettive che provocano artrosi e certamente il vostro medico veterinario di fiducia, una volta fatta la diagnosi, vi prescriverà il protocollo più adatto per il vostro beniamino.
Altri presidi per combattere l’artrite
Come accennato l’approccio all’artrite può essere multimodale ed oltre alle terapie strettamente farmacologiche vi sono numerosi presidi che si possono utilizzare in concomitanza.
I mangimi complementari formulati per il benessere articolare, a base di sostanze riconosciute utili, tra cui la glucosamina ed il condroitin solfato. Queste sostanze vengono definite Dmoad (disease-modifying osteoarthritis drugs), Poiché sono in grado di contrastare la degenerazione della cartilagine articolare ed allo stesso tempo favorire la naturale riparazione della cartilagine.
Altri integratori molto utili nella gestione dell’artrite, specialmente se diviene cronica, sono gli Acidi grassi omega 3 che si trovano naturalmente nell’olio di pesce. I principali acidi grassi utilizzati per il supporto alla cartilagine articolare sono EPA e DHA (acido eicosapentaeinoico e docosaesaenoico, rispettivamente).
Vi sono poi alcuni farmaci fitoterapici come ad esempio la Boswellia serrata dotata di note proprietà antiossidanti e “antinfiammatorie”.
Un esempio di mangime complementare formulato per il supporto del benessere articolare è Confis ultra di Candioli Pharma, che il medico veterinario potrà inserire nel trattamento multimodale dell’artrite di cani e gatti.
Per quanto concerne la gestione alimentare dei gatti con artrite, è importante che la dieta offerta sia molto appetibile soprattutto i primi tempi durante i quali ci può essere febbre, dolore, e anoressia. E’ fondamentale che il nostro amico si alimenti e pertanto si può scegliere anche una dieta umida o fresca, meglio se formulata da un medico veterinario esperto in nutrizione. La dieta dovrà essere appetibile e non sovraccaricare l’organismo con eccessive calorie in quanto, durante le prime fasi dell’artrite e se cronicizza anche dopo, il nostro gatto tenderà a muoversi di meno, consumando meno energie e di conseguenza calorie. Il controllo del peso corporeo è infatti molto importante in quanto il sovrappeso peggiora la condizione articolare, sia se si tratta di artrite acuta che di artrite cronica.
Le modificazioni ambientali intese come giochi che stimolino l’esercizio fisico e l’arricchimento ambientale rivestono un ruolo molto importante in quanto il nostro amico affetto da artrosi poterebbe avere bisogno di periodi di riposo alternati a periodi di esercizi specifici e mirati per la ripresa ottimale. E’ quindi molto utile la consulenza con un fisioterapista veterinario che saprà di certo indicarci quali sono gli esercizi o le attività più idonee da far compiere al nostro gatto affetto da artrosi.
Capitolo a parte rappresenta poi l’agopuntura veterinaria: questa antica pratica medica risulta ad oggi essere una delle opzioni maggiormente efficace nel trattamento di diversi problemi osteoarticolari; sia in fase acuta che cronica potremmo rivolgerci ad un medico veterinario esperto in agopuntura che saprà certamente approcciare al problema artriti del nostro amico, anche quando vi è dolore e forte infiammazione. L’agopuntura infatti, attraverso la stimolazione di determinati punti del corpo, detti meridiani, può apportare grossi benefici sia in termini cdi dolore ed anche nel ripristino dell’equilibrio dinamico dell’appartato osteoarticolare e dell’intero organismo dei nostri gatti.
Non esitare quindi se sospetti che il tuo gatto possa essere affetto da artrite e rivolgiti subito al tuo veterinario di fiducia che, avvalendosi anche della consulenza di altri specialisti, potrà ridurre il disagio del tuo amico a quattro zampe.